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Perché investire in Italia?

L’attrazione degli investimenti esteri è fra le priorità strategiche del Governo italiano, che è fortemente impegnato nella creazione di un ambiente favorevole agli investitori stranieri.

L’Italia è la terza economia dell’Eurozona, con un mercato interno di circa 60 milioni di persone ed un PIL a prezzi correnti di 2.33 miliardi di dollari USD (FMI, aprile 2024). L’Italia è una delle principali porte di accesso a un mercato di 500 milioni di consumatori dell’Unione Europea e a 270 milioni di consumatori del Nord Africa e del Medio Oriente.

L’Italia è la settima economia manifatturiera al mondo (per valore aggiunto manifatturiero, 319 miliardi USD nel 2021) e il quinto Paese al mondo per totale delle esportazioni (2023). Il valore delle esportazioni italiane nel 2023 ha raggiunto i 626 miliardi di euro.

L’Italia è il primo Paese tra le economie del G20 per diversificazione industriale. Inoltre, è leader nel settore manifatturiero, agricolo e turistico ed ha uno dei più alti avanzi commerciali del mondo grazie alla sua specializzazione non solo nei settori tradizionali del “made in Italy” come la moda, l’agroalimentare, il vino, i mobili e le piastrelle di ceramica, ma anche in altri settori a medio-alta e alta tecnologia come l’ingegneria meccanica, la meccanica, la cantieristica navale, gli yacht a motore, l’aerospazio, le auto sportive e i prodotti farmaceutici. L’Italia è tra i Paesi con un’ampia bilancia commerciale positiva, posizionandosi al 6°posto tra i Paesi G7 e G20 con 37 miliardi di USD, dopo Cina, Germania, Russia, Brasile e Australia, e al 5° posto per bilancia commerciale manifatturiera (116 miliardi USD, 2022).

L’Italia ospita numerosi centri di ricerca e sviluppo di eccellenza e oltre 150 distretti innovativi. Attualmente sono  14 le università italiane classificate fra le 500 migliori al mondo  e, con riferimento ad alcune facoltà di punta, quattro dei nostri atenei nazionali si posizionano tra i 10 migliori al mondo (QS World University Rankings by Subject 2023 ). L’Italia è al primo posto al mondo nella classifica per Studi classici e storia antica (Università La Sapienza di Roma), al settimo posto per Architettura e Art & Design (Politecnico di Milano) e Marketing (Bocconi), nonché al nono per Business & Managment (Bocconi) e Ingegneria Meccanica (Politecnico di Milano).

I ricercatori italiani partecipano attivamente o gestiscono centri e reti di Ricerca e Sviluppo europei, come il laboratorio di Fisica delle particelle del CERN e strutture di alta competenza ed interesse transnazionale in settori quali l’aerospazio e l’osservazione terrestre. L’Italia ha un ruolo di rilevo nella comunità scientifica internazionale e la produzione scientifica è cresciuta più velocemente della maggior parte degli altri paesi. In particolare l’Italia è la sesta nazione più prolifica al mondo come numero di pubblicazioni scientifiche in vari ambiti. Il nostro Paese si posiziona inoltre al 9° posto nella top 10 della ricerca scientifica in termini di pubblicazioni prodotte in ambito Intelligenza Artificiale (classifica guidata da Cina, Stati Uniti, Regno Unito e India, considerando il periodo tra il 2018 e il 2023).

Le piccole e medie imprese (PMI) italiane sono tra le più innovative d’Europa: la percentuale delle PMI che hanno introdotto innovazioni di prodotto e di processo, strategiche e organizzative, è superiore alla media dell’Unione europea.

L’Italia è la seconda economia manifatturiera più grande d’Europa (1.076 miliardi di euro di valore della produzione). In particolare, nel settore farmaceutico, dove operano con successo sia imprese nazionali sia multinazionali, l’Italia ha affermato il proprio ruolo di primo produttore europeo, con una produzione farmaceutica pari a 49 miliardi di euro nel 2022 (dati Federazione Europea dell’Industria Farmaceutica).

L’Italia è il primo Paese nell’UE per numero di imprese nel settore dei macchinari e delle attrezzature e il secondo per numero di aziende nella microelettronica e semiconduttori. L’Italia si colloca al 6°posto a livello mondiale in termini di installazioni annuali di robot.

L’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti (83%, il doppio della media UE di 54%). (Fondazione Symbola, 2024)

L’Italia è prima in Europa per l’indice di efficienza nell’impiego delle risorse (274 punti), indicatore che evidenzia la capacità di produrre beni riducendo l’impiego di materie prime, acqua, energia e l’intensità delle emissioni di GHG. Un dato superiore alla media UE (147 punti) e a quello di Germania (167), Francia (162) e Spagna (131) (dati Eco-innovation Index 2022).

L’Italia tra 2012 e 2021 ha aumentato la produttività nell’uso di materie prime e più di una impresa extra-agricola su 3 ha effettuato eco-investimenti negli ultimi cinque anni (Fondazione Symbola, 2023).

Inoltre, il nostro Paese è il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili, con 53.4 GW di capacità gestita nel 2021 ed è il secondo Paese produttore europeo, dopo la Germania, di tecnologie per le rinnovabili. Parte delle tecnologie e componentistica prodotta nei confini nazionali è destinata all’export: con il 3% dell’export mondiale, il nostro Paese è il sesto Paese esportatore di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile (dopo Cina, Germania, USA, Giappone e Hong Kong).

Il nostro Paese ha il più efficiente sistema di sdoganamento merci, oggi totalmente digitalizzato.

Investire in Italia significa avere accesso ad un immenso patrimonio di conoscenze intellettuali e specialistiche uniche al mondo in tutti i campi ed uno straordinario know-how in settori strategici quali: macchinari, automazione, moda e design, fino all’alimentare e la cucina. In questi anni l’Italia si è, inoltre, aperta agli investimenti stranieri anche in settori sensibili, come energia, reti, telecomunicazioni e trasporti.

Le città italiane sono impreziosite da un’innumerevole quantità di monumenti ed opere d’arte la cui bellezza è apprezzata e riconosciuta a livello internazionale. Il Paese, infatti, si posiziona al primo posto nella classifica UNESCO per numero di siti patrimonio dell’umanità (59 dichiarati).

L’Italia è il Paese dell’Unione Europea più visitato dai turisti di molti Paesi del G7 e del G20 e di altri Paesi o aree rilevanti (49 milioni di notti trascorse in Italia dai turisti internazionali, 2019).

I risultati conseguiti fino ad ora dal Paese sono estremamente favorevoli e testimoniano la rinnovata attenzione con la quale gli investitori internazionali ci guardano. Come riconoscimento dell’impegno prolungato nel tempo, la posizione del nostro Paese nei ranking internazionali è nuovamente in crescita come testimoniano le principali classifiche mondiali dei migliori istituti di ricerca (vedi anche: l’Italia nei ranking internazionali).